“The Last Of Us – Part II” è uno dei videogiochi più attesi per l’ anno 2020. Sequel del più noto ” The Last Of Us” è disponibile per PS4 e PS4 Pro.
Prodotto dalla Sony Computer Entertainment e sviluppato dalla famosa Naughty Dog, è stato lanciato sul mercato il 19 giugno scorso e si prospetta come uno dei migliori videogiochi dell’anno.
La trama di The last of us parte 2
Ambienti distrutti, umanità sofferente e sfondo post- apocalittico fanno da scenario a questo gioco di genere horror che ha come obiettivo la sopravvivenza del giocatore.
La tipologia survival- horror si avvale anche di avventura ed azione a cui va unita intraprendenza,tanto che una delle qualità richieste al giocatore è la pazienza, senza la quale risulta impossibile concludere il gioco.
Nel primo capitolo del videogioco, abbiamo conosciuto Joel, un padre straziato dalla morte della figlia che è rimasta uccisa in una sparatoria, e abbiamo vissuto l’ avventura attraverso i suoi occhi.
Abbiamo poi fatto la conoscenza di Ellie una ragazzina di 14 anni a cui Joel si era affezionato ed avevamo preso parte alla storia, segnata da una profonda epidemia scatenata dal ceppo di Cordyceps che trasformava chi entrasse in contatto con il virus, in pericolosi zombies e mutanti.
Solo la ragazza risulta essere immune al virus e così scienziati e dottori volevano catturarla per potervi fare esperimenti al fine di ottenere cura e vaccino ma grazie a Joel non riuscirono nel loro intento.
Ora nel secondo capitolo, la storia subisce uno scatto temporale di 5 anni in avanti.
Siamo nel 2033 ed Ellie ha ormai 19 anni e vive in una comunità presso la quale cerca di ricostruire la propria vita in seguito ai fatti accaduti nel primo capitolo della saga.
Si innamora di una ragazza di nome Dina ma in seguito ad un evento inatteso si ritroverà a fare i conti con il suo destino, alimentata da sentimenti di vendetta e rabbia e si vedrà a combattere con nemici umani e non.
Vi sarà inoltre la ricomparsa di Joel anche se lui sarà presente in chiave minore e sarà possibile giocare con altri personaggi con cui si avrà la possibilità di creare varie cross-lines.
La tensione sempre alta durante tutto il gioco
Ovviamente il genere di gioco di cui andiamo a parlare è, come abbiamo detto, un survival- horror quindi tensione e colpi di scena non possono mancare.
Saranno molti i momenti in cui salteremo giù dalla sedia o dal divano.
Anche il sentimento di vendetta è una costante del gioco.
Essa è dettata dalla rabbia della protagonista che vuole vendicarsi in seguito ai torti che la vita ha deciso di riservarle.
Inoltre si teme costantemente il contagio dell’infezione che in questo gioco ha cambiato il mondo e le relazioni personali.
Il virus è in grado di generare una nuova razza mutante oltre che a pericolosi zombie, e dopo la fase di incubazione ci si trasforma a seconda di come si è stati sottoposti all’azione del virus (se ci si espone ad esalazioni prodotte da nuvole di gas si va incontro all’ustione della pelle e si diventa Shamblers ovvero mutanti). Tra i nemici sempre pronti ad attaccare non ci troviamo più a dover affrontare le Luci, ma ci incontreremo con i WLF e i Serafiti quindi dobbiamo stare all’erta in quanto possibili prede di umani militarmente organizzati e mostri.
Una grafica incredibile
La grafica del nuovo gioco è qualcosa che supera le frontiere finora conosciute e sarebbe riduttivo definirla come pazzesca o sorprendente.
È senza dubbio migliore rispetto al prequel e a tantissimi altri giochi recenti o contemporanei, e questo grazie all’intervento del designer di Neil Druckmann.
Molta importanza è conferita ai dettagli dove ogni elemento è stato rifinito nei minimi particolari.
Possiamo definirla come una versione matura e migliorata del gioco precedente, in cui gli effetti come la pioggia, il vento e tutti i singolari particolari dei paesaggi sono rigorosamente rappresentati e verosimili.
I volti degli umani e dei protagonisti vengono illustrati nel minimo dettaglio e in questo modo ferite, graffi, gocce di sudore ma anche occhi ed espressioni risultano apparire del tutto reali.
È sicuramente un grande passo in avanti sia per quanto riguarda il campo delle rappresentazioni grafiche che per il modo con cui la Sony preferisce realizzare e sviluppare i suoi giochi che risultano essere, ad oggi, i primi sul mercato, sia per quanto riguarda il ricavato delle vendite sia in tema di scelta e preferenza rispetto ad altri giochi.
Che dire in conclusione?
Il gioco promette bene e sicuramente si dimostrerà all’altezza del suo predecessore se addirittura non si rivelerà il migliore del suo genere.
Se siamo amanti della tipologia di questo gioco, e non ci spaventa l’ idea di metterci alla prova con un videogame che ci coinvolgerà emotivamente e che probabilmente ci farà spaventare per i suoi incredibili colpi di scena, The Last Of Us è sicuramente la scelta giusta da fare.