Negli ultimi anni si vedono palazzetti pieni di persone che videogiocano con migliaia di persone che fanno il tifo, di che si parla? di Esports
Cosa sono gli Esports
Gli eSports sono un genere di videogioco a livello professionistico e competitivo. Il Compitato Olimpico Internazionale ha mostrato molto interesse verso questo settore fortemente in espansione.
Gli sport elettronici fanno parte di una fetta di mercato con un fatturato altissimo, con campioni mondiali giovanissimi, di un’età compresa tra i 16 e i 25 anni. La patria del movimento è l’Asia, tuttavia, il fenomeno è ormai mondiale.
Non è semplice dare una vera e propria definizione di eSports, molto semplicemente possiamo dire di essere di fronte a competizioni di videogiochi fatte a livello professionale.
I titoli compresi in questo termine sono tantissimi e non necessariamente tutti sportivi come suggerirebbe il nome.
All’interno degli eSports, infatti, troviamo sparatutto, simulazioni, giochi strategici e perfino puzzle come Tetris, che ha il proprio campionato del mondo.
Più sono i giocatori di ciascuna community e più il torneo e la competizione di un determinato videogioco è seguita e supportata dagli organizzatori.
I più grandi titoli di sport elettronici hanno campionati del mondo che si svolgono stagionalmente sino a sfociare in un evento finale di fama internazionale.
Alcune competizioni accettano soltanto un target specifico di “cyber-atleti”, altri invece sono globali e sono proprio quelli dove partecipano i migliori giocatori del mondo.
Le sfide negli eSports possono essere tra un giocatore ed un sistema software oppure tra giocatori, singoli oppure divisi in squadre.
Le tipologie di videogame da Esports
Sono centinaia i titoli che rientrano sotto la classificazione di eSports e vengono di fatto suddivisi in delle macro-categorie per essere più facilmente individuati e catalogati.
RTS (Real Time Strategy): sono dei videogiochi strategici che si giocano in tempo reale. La strategia non viene divisa in turni ma tutto avviene in maniera continua.
Tra i titoli più famosi che rientrano in questo genere troviamo, Age of Empires, gli episodi di Warcraft e Starcraft e The Settlers.
Picchiaduro: sostanzialmente sono i giochi di lotta che possono essere con o senza armi e richiedono una grande abilità per generare combinazioni di mosse per attuare la strategia migliore e atterrare l’avversario.
Sparatutto: possono essere in prima o terza persona e si tratta di giochi dove lo scopo è muoversi nei vari ambienti affrontando pericoli e nemici sparando.
MMO, Massively Multiplayer Online: sono videogiochi per computer dove si gioca attraverso dei server che permettono a tantissimi utenti di scontrarsi nello stesso momento. Sono ambientati all’interno di una realtà virtuale dove lo scopo è lanciare sfide per risalire le classifiche mondiali.
Simulatori di guida e di sport: sono giochi che simulano la guida in pista o in altri circuiti oppure altri titoli che permettono al giocatore di “praticare” il proprio sport preferito. PES e FIFA sono senza dubbio i titoli più famosi (relativi al calcio) che rientrano in questa categoria
Giocare sì, ma da professionisti
Con gli eSports siamo di fronte ad un fenomeno dove non si tratta più di prendere il proprio videogame preferito, stendersi sul divano e passare qualche ora di svago. Oggi coloro che si dedicano a questa attività la svolgono come un vero e proprio lavoro retribuito. Siamo di fronte a dei veri e propri professionisti dei videogiochi, capaci di giocare per svariate ore al giorno al fine di migliorarsi sempre di più, scalare le classifiche mondiali e diventare sempre più forti per il prossimo torneo in programma.
L’allenamento di chi pratica gli eSports consiste nel passare ore ed ore a giocare con la propria “disciplina sportiva”. Ogni cyber-atleta deve rimanere costantemente aggiornato sulle novità, gli aggiornamenti, le modifiche e i nuovi utenti che si iscrivono al gioco. Rispetto alle classiche discipline sportive, infatti, con gli eSports la competizione è pressoché infinita, visto che da un momento all’altro, in ogni parte del mondo, è possibile che arrivi qualcuno più forte pronto a soffiare il titolo al campione in carica.
Team di professionisti in tutto il mondo, con grosse cifre tra sponsor e tornei
Gli eSports nascono dalla Corea del Sud, con la federazione che regola e tutela questo fenomeno che dall’Asia ha preso rapidamente piede in Europa e USA.
Gli Stati Uniti, in particolare sono stati il primo Stato occidentale a riconoscere ai giocatori lo status di professionisti veri e propri.
La IESF (Federazione Internazionale eSports) ha creato una rete che collega le diverse istituzioni del settore. Il seguito mediatico è enorme, tanto che i tornei vengono ormai svolti in campi da calcio e palazzetti dello sport di fama internazionale.
Anche online gli spettatori sono tantissimi, grazie anche alle piattaforme online come Azubu, Twitch e Youtube, che permettono di seguire le competizioni in tempo reale da qualsiasi parte del mondo.
I profitti che generano gli eSports hanno cifre da capogiro, grazie ai tornei organizzati e agli sponsor dedicati.
Nel 2014, ad esempio, è stata raggiunta una cifra che si aggira intorno ai 600 milioni di dollari. Cifra in ascesa negli anni successivi, con il 2016 che ha visto arrivare il profitto a quasi 900 milioni.
Secondo le statistiche, in questi anni verrà superato il miliardo di dollari e si sta valutando l’ipotesi di trasformare gli eSports in disciplina olimpica a partire dal 2020 a Tokyo.
Questo grande potenziale economico ha ovviamente interessato tantissime grandi aziende internazionali che si propongono come sponsor di atleti e associazioni, insieme anche a club calcistici del calibro di PSG, Manchester City, Valencia e molti altri.