Sonic the Hedgehog è uno dei videogiochi maggiormente noti che ha saputo scrivere diverse pagine di questo ambito fin dalla sua nascita, ovvero dal 1991, rappresentando un degno rivale di Super Mario Bros viste anche le diverse similitudini tra i due titoli.
Storia di Sonic del 1991
In un’immaginaria isola chiamata South Island e situata nell’oceano, Sonic e i suoi amici animali conducono una vita serena e felice finché il dr Eggman, conosciuto anche con il nome di IvoRobotnik, cerca di prendere il controllo dell’intera area sfruttando gli Smeraldi del Caos, fonte di poter che permette di avere il controllo degli elementi naturali e non solo.
Per raggiungere questo obiettivo il nemico crea dei robot dove imprigiona gli animali amici di Sonic, che dovrà quindi fare il possibile sia per liberare le creature rapite, sia per trovare i già citati Smeraldi prima che il dottor Eggman riesca nel suo intento e conquisti non solo South Island, ma anche il resto del mondo.
Sonic: tipologia di gioco
Sonic the Hedgehog è un gioco in 2D di tipo platform, ovvero dove i livelli non subiscono alcun cambiamento anche qualora si spenga la console e lo stesso vale per la presenza dei nemici, che appariranno sempre sullo stesso punto della mappa e compiranno la medesima azione a ripetizione.
Il gioco è strutturato in diversi livelli caratterizzati da un percorso composto da diversi ostacoli, come spuntoni e nemici robotici che cercheranno di arrecare dei danni a Sonic: il protagonista, dotato di una velocità fuori dal comune, in ogni livello ha il compito di affrontare il percorso che caratterizza quel livello, evitando gli ostacoli e facendo tutto il possibile affinché possa riuscire a completare il tragitto nei dieci minuti di tempo limite che contraddistingue ogni livello.
Il giocatore avrà a disposizione tre vite: queste verranno perse ogni qualvolta Sonic urta un oggetto affilato, un nemico presente nel percorso oppure cade nel vuoto o nell’acqua.
Come azioni offensive, oltre alla corsa, Sonic può utilizzare il suo corpo come arma per sconfiggere i nemici: accovacciandosi e utilizzando le sue spine, il protagonista potrà arrecare dei danni sia ai nemiic che si trovano nei vari livelli così come potrà spostare diversi oggetti, rendendo quindi il percorso meno complicato del previsto e aprendo anche delle aree segrete.
In ogni livello sono presenti anche dei checkpoint, fondamentali per il giocatore in caso di perdita di una vita: qualora dovesse accadere, Sonic ripartirà proprio da quel punto, senza costringere il giocatore a dover affrontare da capo il livello.
Altro elemento chiave che contraddistingue ogni percorso è rappresentato dagli anelli, che sono fondamentali: questi, infatti, permettono a Sonic di guadagnare una vita una volta che ne vengono raccolti cento contemporaneamente.
Inoltre è importante sapere che questi anelli fungono anche da scudo: se Sonic dovesse urtare un nemico quando è in possesso degli anelli, infatti, il protagonista non perderà una vita ma, al contrario, parte degli anelli, che inizieranno a brillare fino a scomparire.
Pertanto questi oggetti hanno una duplice valenza all’interno del gioco.
Inoltre è anche possibile sfruttare gli scudi, anch’essi sparsi per tutto il livello, che offrono un certo lasso di tempo di invulnerabilità al protagonista del gioco, che quindi potrà attaccare i nemici senza rischiare di perdere una vita.
Infine è importante sottolineare come il livello debba essere ripetuto quando tutte le vite vengono perse: questo accade sia quando Sonic subisce un danno per tre volte di seguito oppure quando scade il tempo massimo di completamente del livello.
Dal Megadrive un successo planetario
Nato inizialmente come gioco da cabinato, Sonic the Hedgehog del 1991 riesce a riscuotere un successo tale da divenire un gioco per le prime console domestiche, in questo caso per il Sega Megadrive, che all’epoca rappresentava il più agguerrito tra i vari rivali del sistema di intrattenimento domestico del Nintendo.
Inoltre è importante sottolineare come Sonic the Hedgehog nasce proprio come risposta alla Nintendo e al suo personaggio simbolo, ovvero Super Mario.
In effetti le similitudini tra i due giochi sono molteplici, ma a rendere Sonic the Hedgehog un gioco di successo planetario sono quelle differenze che si possono trovare nel gameplay a renderlo unico.
Per esempio la struttura dei livelli è completamente differente: se in Super Mario si parla semplicemente di scorrimento orizzontale, nel gioco di Sonic i giocatori possono anche salire seguendo il percorso, quindi vi è un lieve ma pur sempre presente scorrimento verticale, che all’epoca rappresentava una vera e propria innovazione.
Anche la gestione delle vite e la modalità di sconfitta del giocatore rappresentavano una piccola innovazione, dato che avendo a disposizione gli anelli, Sonic se subisce un danno non perdeva una vita.
Il riccio blu è quindi divenuto in breve tempo il simbolo della casa di videogiochi Sega, che ha saputo creare un personaggio alternativo interessante che, durante gli anni Novanta, si contendeva il titolo di miglior gioco per le console domestiche assieme a Super Mario: i tanti capitoli prodotti dai sue colossi dei videogiochi riuscirono a soddisfare le attese degli appassionati, che con una certa cadenza periodica si apprestavano ad acquistare il nuovo gioco e a fare confronti con quello prodotto dalla casa rivale.