Gli appassionati di videogame da corsa, come ad esempio assetto corsa e molti altri, sanno benissimo che giocare con un simulatore professionale è un esperienza davvero unica, vediamo insieme quanto può costare un simulatore di guida
Caratteristiche principali di un simulatore di guida
Una caratteristica importante che hanno i simulatori è la percezione della velocità. Quest’ultima viene avvertita in maniera molto più ridotta rispetto alla realtà.
Durante una guida nella vita reale, il pilota utilizza tutti i sensi per calibrare velocità, distanza, forza della frenata e così via.
Indubbiamente, la guida al simulatore, porta dei limiti tecnici che possono essere risolti in parte da un visore per la realtà virtuale.
Questi però hanno dei prezzi molto elevati e qualora non potessimo affrontare tale spesa, possiamo rimediare con soluzioni alternative.
Un esempio potrebbe essere l’utilizzo di uno schermo di 40/50 pollici o, meglio ancora, di 3 schermi che circondano il pilota.
In questo modo, chi guida, avrà un campo visivo molto vasto ed una visuale laterale riconducibile a quella reale.
Per far sì che il pilota abbia una percezione della velocità che sia il più realistico possibile, è consigliabile l’acquisto di monitor molto fluidi (non sotto i 60 FPS).
Una caratteristica importantissima dei simulatori è l’impossibilità da parte di quest’ultimi di riprodurre la forza G.
Molte scuderie hanno infatti affermato che nessun simulatore di guida è in grado di far vivere al pilota le stesse emozioni che vivrebbe su una macchina reale.
Per avvicinarsi alla realtà, i simulatori dovrebbero spostarsi di circa cento metri ed inoltre dovrebbero avere degli scatti velocissimi.
L’obiettivo dei simulatori infatti non è quello di riprodurre la stesse sensazioni che un pilota proverebbe guidando una macchina reale, ma quello di avvicinarsi il più possibile alla realtà.
La caratteristica più importante dei simulatori di guida è sicuramente il force feedback, una tecnologia presente sui volanti che permette loro di opporre resistenza alla forza che il pilota imprime sullo sterzo.
É da non confondere con la vibrazione dato che quest’ulima non imprime nessuna forza. Il force feedback è in grado di opporre resistenza contro i movimenti del pilota, che di conseguenza non è libero di usare il volante a proprio piacimento.
Quanto può costare un simulatore di guida professionale
In base alle singole componenti che costituiscono un simulatore di guida, il prezzo di quest’ultimo può diminuire o aumentare, partendo da un minimo di almeno 6 mila euro, fino a toccare anche i 20 mila euro circa.
In questa fascia di prezzo, possiamo trovare ottime idee ed alternative per coloro che utilizzano i simulatori per divertirsi nelle proprie case ma che non vogliono utilizzare una postazione di guida mediocre.
A questi prezzi, si possono acquistare simulatori che possono essere utilizzati tranquillamente per realizzare un business.
Partendo da 6 mila euro circa, siamo in grado di costruirci un simulatore professionale di base, che possiamo comunque migliorare utilizzando componenti di fascia intermedia, soprattutto integrando sistemi dinamici.
Quest’ultimi ci permettono di vivere un’esperienza nettamente migliore rispetto a quella che vivremmo utilizzando una postazione statica.
I movimenti delle piattaforme dinamiche, permettono al pilota di percepire meglio l’accelerazione, la frenata, il cambio e via discorrendo.
Quando si acquista un simulatore di guida appartenente a questa fascia, si deve prestare attenzione a diversi aspetti come la qualità del telaio, soprattutto se montato su un sistema dinamico dato che deve assorbire tutte le sollecitazioni.
Bisogna prestare attenzione anche alla compatibilità con i software di guida della piattaforma dinamica; pena l’impossibilità di usare il simulatore con determinati software.
É importante anche acquistare volanti, pedaliere, casse e monitor degni di nota.
Devono risultare resistenti e compatibili anche tra loro.
Chiaramente il costo che abbiamo indicato è davvero un prezzo alto ma esistono anche simulatori che raggiungono prezzi molto più alti, molto dipende anche dalle attrezzature, software e materiali usati
Che simulatori usano i piloti di F1
Il regolamento della Formula 1 vieta ai piloti di utilizzare le proprie auto fuori dai weekend di gara. Tutti i team sono impegnati quindi nella costante produzione e nell’uso di strumenti che possano rendere la guida dei piloti al simulatore il più realistica possibile.
I simulatori che vengono utilizzati dai piloti sono delle vere e proprie repliche delle loro auto: pedali, volante, pulsanti e leve occupano la stessa posizione che occuperebbero se fossero montati sui propri abitacoli.
Il tutto è contornato da tracciati super realistici che portano il pilota direttamente in pista.
Oltre che al simulatore, i piloti hanno accesso ad altri due dispositivi essenziali per la preparazione del weekend. Il primo è il race planner, uno strumento che permette al pilota di scegliere la strategia migliore da utilizzare in gara a seconda delle situazioni che si possono verificare durante il corso di quest’ultima.
Un’altro strumento che viene utilizzato dai piloti, dà loro la possibilità di avere accesso ad un sistema complesso che simula le possibili situazioni che si possono verificare in gara, come ad esempio un sorpasso effettuato o subito.
É infatti fondamentale per il guidatore anche lo studio del weekend e di come quest’ultimo si possa sviluppare, oltre che l’allenamento al simulatore.
Ciò consente ai piloti di avere una preparazione globale su tutte le gare del campionato, affinché quest’ultimi non arrivino mai impreparati a nessuna di queste.